01 Marzo 2017
“il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,1-6.16-18)
Iniziare la quaresima con la certezza che c’è Qualcuno che conosce il mio intimo più segreto… e non devo inventarmi nulla, ma solo capire attraverso di Lui quel “segreto” che a volte non permette di andare a fondo alle mie debolezze. Saranno 40 giorni di discernimento.
04 Marzo 2017
“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati” (Lc 5,27-32)
Nel segreto ci si sente più sani che malati. Tentato sempre a vedere la “malattia” dell’altro, la sua debolezza e ringraziare della propria “sanità”. Errore da principiante che mette in evidenza quanto sia malato e bisognoso del medico.
06 Marzo 2017
“Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,31-46)
Sconvolge il fatto che nessuno aveva riconosciuto nel fratello più “piccolo” il Signore… nonostante questo, parte ha aperto il cuore mentre il resto no. Se “l’essenziale è invisibile agli occhi” ho bisogno di allenare il cuore a non sciupare nemmeno un’occasione dove mi viene chiesto di andare verso l’altro che ha bisogno… chissà… forse riuscirò ad averlo fatto a Lui.
08 Marzo 2017
“Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno” (Lc 11,29-32)
Oggi sono 30 anni. Se penso a quante volte abbia cercato un segno… eppure siamo così. Obiettivo di conversione per i 40… cercare Lui e non segni.
11 Marzo 2017
“Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?” (Mt 5,43-48)
Chi non è portato a cercare chi gli vuole bene? Gesù è davvero scomodo, perchè mi vuole portare sempre a vedere le cose secondo la sua ottica. La mia è comoda, ma non riempie il cuore… al contrario della sua.
14 Marzo 2017
“Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito” (Mt 23,1-12)
E’ la tentazione più grande che vivo da sacerdote. Dispensare parole, consigli, cose da fare… e a volte non basta restare in guardia. Tenere sempre vivo quel livello di umana incapacità nel non saper fare tutto, affinchè possa sentirmi sempre in sintonia con chi zoppica nella fede.
18 Marzo 2017
“Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò” (Lc 15,1-3.11-32)
Non c’è parabola più bella. Dire cos’è la misericordia di Dio in termini umani è arduo, eppure, in questo versetto c’è tutto. Lui che da lontano mi guarda. Lui che non mi guarda con condanna. Lui che corre incontro quando lo cerco. Lui che non si trattiene e si getta al collo. Lui che mi bacia per trasmettere ciò che prova per me.
21 Marzo 2017
“Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?” (Mt 18,21-35)
Tante confessioni che rischiano di non portare frutto. Si, la riconciliazione con Dio deve portare frutto. Ma quante volte cerco perdono e non riesco a perdonare? Che senso ha allora confessarsi, chiedere misericordia? Aiutaci Signore.
25 Marzo 2017
“Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te” (Lc 1,26-38)
La gioia del cristiano non è semplicemente avere il sorriso sulle labbra. Ma la capacità di percepire la presenza di Dio nella propria storia, vita… “Il Signore è con te”, sempre, con quella semplicità e delicatezza che solo Lui sa esercitare. A noi il compito di trovarlo e di rallegrarci.
28 Marzo 2017
“Àlzati, prendi la tua barella e cammina” (Gv 5,1-16)
I limiti non sono barelle su cui addormentarci. Le fragilità non sono barelle su cui piagere. I peccati non sono fardelli che ci rendono incapaci di camminare. Tutto il nero della nostra vita è lì per la manifestare la gloria di Dio. Tutte le paralisi del nostro cuore sono lì per dare la possibilità a noi di non sentirci perfetti, ma bisognosi di Lui.